Radiologia in odontoiatria
La radiologia dentale è parte della radiologia che si occupa dell’utilizzo di radiazioni ionizzanti e non ionizzanti al fine di arrivare alla diagnosi, alla pianificazione delle cure dentistiche e al controllo dello sviluppo delle malattie e dei risultati del trattamento odontoiatrico. Oltre ai classici raggi X dei denti e della mascella, l’applicazione di tecnologie digitali, ultrasuoni, tomografia computerizzata e di risonanza magnetica, ha ulteriormente migliorato le capacità di diagnosi e terapia odontoiatrica.
I raggi che oggi conosciamo come i raggi X furono scoperti l’8 novembre 1895 dallo scienziato tedesco Wilhelm Conrad Röntgen. Per la sua scoperta nel 1901 ricevette il Premio Nobel per la fisica, e divenne così il primo vincitore di questo premio.
A cosa servono i raggi X in odontoiatria?
I raggi X sono utilizzati in tutti i settori dell’odontoiatria e in particolare per la diagnostica, la pianificazione del trattamento, il trattamento e l’attuazione del monitoraggio post-terapeutico. Ci sono numerosi esempi di utilizzo di raggi X in odontoiatria, e in questo testo verranno elencati solo i più comuni.
In odontoiatria restaurativa e in endodonzia i raggi X vengono utilizzati per rilevare e monitorare le carie, i traumi e i cambiamenti patologici della polpa e della zona periapicale.
Il più delle volte vengono effettuate delle piccole immagini endorali o panoramiche (ortopantomografia). Secondo gli standard odontoiatrici moderni, durante il trattamento endodontico dei denti è prassi comune effettuare diverse radiografie: una prima dell’inizio del trattamento per la diagnosi corretta e l’altra di solito durante il trattamento per verificare gli strumenti fino all’apice del canale radicolare. Al termine del trattamento, dopo il riempimento dei canali, è necessario eseguire un’altra radiografia per vedere se i canali radicolari sono stati riempiti correttamente. A seconda del processo patologico iniziale, la radiografia successiva viene fatta nel periodo di follow-up (controlli periodici) dei pazienti, solitamente 3, 6 o 12 mesi dalla fine del trattamento. A volte è necessario effettuare ulteriori immagini radiografiche se nel corso dei trattamenti compaiono determinate complicanze.
In odontoiatria pediatrica i le immagini radiografiche vengono utilizzati per scopi simili a quelli dell’odontoiatria restaurativa ed endodonzia, ma in questo caso hanno anche uno scopo ulteriore.
Con una radiografia panoramica che mostra l’intera mascella e mandibola è possibile determinare lo stato generale e vedere tutti i denti spuntati e quelli non spuntati. Ciò è particolarmente importante per la pianificazione delle terapie e per la diagnosi di eventuali anomalie di crescita e sviluppo dei denti e delle mascelle che possono essere corrette mediante trattamenti ortodontici. La radiografia panoramica è parte integrante del trattamento ortodontico. In ortodonzia, oltre a quella immagine, si eseguono anche altre radiografie, nella maggior parte dei casi le radiografie laterali del cranio.